L'avvento dei Chromebox mini fanless ha riacceso l'interesse per un tema a lungo dibattuto: la possibilità di avere tablet Chromebook alimentati da processori Intel di piccole dimensioni. Nonostante si sia assistito a significativi miglioramenti delle CPU Intel e delle modalità tablet di ChromeOS, questo genere di device non ha ancora colmato le aspettative del mercato.
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Le componenti essenziali di un tablet
Gli ultimi tablet Chromebook prodotti da Lenovo hanno impressionato per la loro qualità costruttiva, schermi eccellenti e una tastiera inclusa. Ciò che realmente fa la differenza, però, è la presenza di processori competenti. Il processore Snapdragon 7c Gen 2, sebbene non sia il più veloce, si comporta abbastanza bene ed è attualmente il più prestante in questa categoria di dispositivi. Con l'attesa per i nuovi tablet Mediatek MT8188, si preannuncia un ulteriore passo avanti per quanto riguarda le prestazioni.
La situazione attuale e il ricordo del Pixel Slate
È impossibile non considerare il Pixel Slate, nonostante il suo percorso accidentato. I modelli con specifiche più basse avevano alcuni difetti, ma due aspetti sono mutati radicalmente da allora: l'efficienza e la potenza dei chip Intel e la drastica miglioramento della modalità tablet di ChromeOS. Un confronto tra i punteggi dei processori Intel di piccole dimensioni attuali, come il 12° generazione N100, e il Core i5 del Pixel Slate, mostra come anche i chip Intel più economici sarebbero ampiamente sufficienti per un tablet Chromebook.
A caccia del dispositivo perfetto
Con i nuovi Chromebox mini dotati di chip Intel di piccole dimensioni che promettono prestazioni adeguate, sorge spontanea la domanda sul perché tali processori non siano ancora stati adottati nei tablet Chromebook. I SoC Intel, con il loro basso consumo energetico, si sono dimostrati eccellenti per ChromeOS, e i chip N100, N200 e N305 sono tra i migliori mai visti in ambito Chromebook. Nonostante non possano eguagliare la durata della batteria dei tablet Chromebook basati su ARM, potrebbero avvicinarsi molto e migliorare sensibilmente le prestazioni.
Le potenzialità inespresse
La possibilità di combinare la potenza di elaborazione di questi processori con un design senza ventola è più concreta che mai. Nonostante non si tratterebbe della soluzione più veloce per quanto riguarda l'esperienza desktop, fornirebbe comunque un'esperienza tablet senza precedenti nel mondo ChromeOS. Passando poi ad un chip come il N200, si otterrebbe un incremento delle prestazioni mantenendo un'autonomia rilevante e la necessaria assenza di ventole, tipica dei tablet.
L'analisi del panorama attuale non mostra segnali di tablet Chromebook con queste caratteristiche in sviluppo, nonostante sembri una grande opportunità per i produttori. La speranza è che, se questa generazione di chip non vedrà la realizzazione di un simile dispositivo, le generazioni future potrebbero finalmente concretizzare quest'ambita combinazione.
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