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23andMe: la richiesta di protezione fallimentare
La società di test genetici 23andMe ha recentemente presentato domanda di protezione ai sensi del Capitolo 11, come riportato da fonti affidabili. Questa decisione, attesa da tempo, è giunta dopo che la co-fondatrice e CEO Anne Wojcicki non è riuscita a convincere un comitato speciale di amministratori indipendenti a trasferire l'azienda nella sua proprietà privata, insieme al gruppo d'investimento New Mountain Capital.
Il crollo delle azioni e le difficoltà finanziarie
Nell'anno 2024, il valore delle azioni di 23andMe è diminuito di oltre l'80% a causa della riduzione delle vendite e della conclusione di un contratto esclusivo quinquennale con il colosso farmaceutico GlaxoSmithKline. Nonostante ciò, Wojcicki ha continuato a sostenere che l'azienda potesse riprendersi, proponendo un'offerta di acquisto in collaborazione con New Mountain Capital a 2,53 dollari per azione, per un totale di circa 74,7 milioni di dollari.
La proposta è stata rifiutata dal consiglio indipendente incaricato della ristrutturazione dell'azienda. Questo ha portato alle attuali procedure fallimentari. Wojcicki ha dichiarato su Twitter/X: "Sebbene sia delusa dal fatto che siamo arrivati a questa conclusione e la mia offerta sia stata respinta, sostengo l'azienda e intendo partecipare come offerente". Ha anche annunciato le sue dimissioni da CEO per potersi posizionare meglio come offerente indipendente.
Le preoccupazioni sulla privacy degli utenti
23andMe ha rivoluzionato il settore dei test genetici rendendoli accessibili al grande pubblico. Negli ultimi anni ha affrontato crescenti critiche da parte dei consumatori riguardo alla privacy e alla gestione dei dati personali. Con l'aumento delle pressioni sul fronte della privacy, molti utenti hanno iniziato il processo di cancellazione dei propri dati genetici.
Prospettive future per 23andMe
La natura della richiesta ai sensi del Capitolo 11 implica che l'azienda potrebbe continuare ad operare mentre trasferisce le responsabilità finanziarie a una nuova entità. Il futuro dell'ex startup rimane incerto; ci si aspetta che ci siano differenze significative nelle strategie operative se Wojcicki o un gruppo di venture capital dovessero riacquistare il controllo rispetto a un'acquisizione da parte di una realtà più grande con obiettivi diversi.
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