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risultato del processo contro google
La causa intentata da Epic Games contro Google ha avuto un esito significativo nel 2023, culminando con la dichiarazione di monopolio illegale da parte del colosso tecnologico con sede a Mountain View. Il giudice James Donato del Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California ha emesso una sentenza definitiva, imponendo una serie di rimedi per frenare le pratiche anticompetitive di Google.
rimedi in attesa di attuazione
I rimedi stabiliti avrebbero dovuto entrare in vigore a partire da novembre 2024, ma l'appello di Google ha temporaneamente bloccato la loro implementazione. Tra le misure richieste figurano:
- Apertura del Google Play Store ad altri store di terze parti come l'Epic Games Store.
- Divieto per Google di stipulare accordi strategici con operatori e produttori di dispositivi per pre-installare il Play Store e impedire l'installazione di store concorrenti fino al 2027.
- Possibilità di utilizzare metodi alternativi di pagamento per applicazioni e acquisti in-app, senza dover passare per Google Play Billing.
appello di google
Google ha richiesto un sospensione urgente dei rimedi a ottobre, sostenendo che la scadenza ravvicinata non avrebbe fornito sufficiente tempo per affrontare i rischi derivanti dall'apertura del suo store. Questo stay è stato concesso il 18 ottobre, avviando il processo di appello presso la Corte d'Appello degli Stati Uniti nel nono circuito a San Francisco.
decisione prevista per quest'anno
In base ai recenti documenti del tribunale, Google cerca di annullare la sentenza della giuria iniziale e i rimedi correlati, sostenendo errori legali nella sentenza originale. In particolare, Google contesta che il giudice Donato ha permesso a Epic di presentare un argomento fuorviante presso la giuria, creando l'impressione che Google e Apple non siano concorrenti nel mercato delle app e dei pagamenti.
Epic Games mantiene fermo il proprio punto di vista, sollecitando la Corte d'Appello a confermare la sentenza originale e accusando Google di attuare una strategia durata anni per sopprimere la concorrenza tra app store e soluzioni di pagamento. La Corte di Appello emetterà un verdetto entro la fine dell’anno. Indipendentemente dal risultato, è probabile che la parte soccombente faccia appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
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