Peacock aumenta i prezzi mentre la piattaforma di streaming rimane stagnante

Il settore dello streaming sta affrontando un cambiamento significativo, con l'aumento dei prezzi che colpisce i consumatori. Recentemente, Peacock, il servizio di streaming di Comcast, ha annunciato un incremento sostanziale delle tariffe per entrambe le sue opzioni di abbonamento.

Aumento dei prezzi su Peacock

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il piano Premium supportato da pubblicità passerà da 7,99 dollari a 11 dollari al mese, mentre il piano Premium Plus (quasi privo di pubblicità) aumenterà da 13,99 dollari a 17 dollari al mese. Questo rappresenta un aumento mensile di 3 dollari, segnando il più grande incremento nella storia quinquennale del servizio. Tale rincaro posiziona l'opzione top-tier di Peacock sopra concorrenti come Max e Hulu.

Tempistiche dell'aumento

I nuovi utenti subiranno immediatamente l'incremento: dal 23 luglio, chi si iscrive a Peacock dovrà adeguarsi alla nuova struttura tariffaria. Gli abbonati attuali avranno un breve periodo di grazia; le loro bollette non cambieranno fino al 22 agosto.

Tendenze nel settore dello streaming

Questo è già il terzo aumento dei prezzi per Peacock dalla sua nascita nel 2020. Una piattaforma inizialmente vista come un'alternativa fresca e accessibile sta diventando sempre più costosa. Nonostante la presenza degli eventi olimpici e della stagione NFL in arrivo, gli utenti percepiscono una diminuzione del valore offerto dai servizi di streaming.

L'era del "Platform Rot"

L’aumento dei prezzi su Peacock non è isolato; fa parte di una tendenza più ampia nel settore definita “platform rot”. Questo termine descrive la transizione delle piattaforme da esperienze focalizzate sugli utenti verso modelli orientati al profitto. Negli ultimi dodici mesi, quasi tutti i principali servizi hanno aumentato i propri prezzi: Netflix, Max, Hulu e Disney+ sono solo alcuni esempi.

• Peacock
• Netflix
• Max
• Hulu
• Disney+
• Apple TV+

In conclusione, con l'aumento delle tariffe e la riduzione della qualità dell'offerta, ci si interroga su quanto tempo ancora gli abbonati continueranno a tollerare questi cambiamenti.