Negli ultimi anni, il sistema operativo Android ha subito una significativa evoluzione per quanto riguarda la sicurezza, dovuta all'emergere di numerosi malware e attacchi informatici. La crescente diffusione di questo sistema operativo ha attratto l'attenzione di attori malevoli, fautori di attacchi su larga scala. Nonostante i progressi tecnologici, la vulnerabilità dei dispositivi continua a destare preoccupazioni.
In questo articolo
L'ascensione del malware Android
FakePlayer e i primi atti di malware
Due anni dopo il lancio di Android, è stata sviluppata una delle prime forme di malware specifiche per il sistema. SMS.AndroidOS.FakePlayer.a, presentava un’interfaccia ingannevole simile a un lettore video e inviava messaggi non autorizzati a numeri a pagamento, causando spese ingenti agli utenti. Sebbene nascesse da un codice relativamente semplice, i danni monetari sono stati significativi e ne sono seguite altre varianti, ciascuna mirata a rubare denaro da ignari utenti.
L'importanza di StageFright
La rivoluzione degli update di sicurezza
Il noto exploit StageFright, scoperto nel 2015, ha messo a nudo gravi vulnerabilità all'interno della libreria media di Android. Questa scoperta ha portato a un cambio di paradigma nei processi di aggiornamento della sicurezza, incentivando patch mensili per proteggere i dispositivi da attacchi non autorizzati e a sviluppare tecniche di codifica più raffinate.
HummingBad e le sue conseguenze
Le pratiche illegittime di Yingmob
Un altro attacco significativo è stato rappresentato da HummingBad, una campagna malware che ha infettato circa 85 milioni di dispositivi. I ricercatori di Check Point hanno scoperto che gli autori di questo malware guadagnavano circa 300.000 dollari al mese in revenue tramite una serie di installazioni forzate e pubblicità invasive.
L'attacco di CovidLock
Approfittando delle emergenze globali
Nel 2020, il malware CovidLock ha sfruttato il clima di ansia diffusa legato alla pandemia da COVID-19, bloccando i telefoni degli utenti e chiedendo un riscatto per il ripristino del loro utilizzo. Questo rappresenta una strategia comune per i malware, approfittando della vulnerabilità psicologica delle persone durante le crisi.
xHelper e le nuove tecniche di hacking
L'evoluzione del malware
xHelper si distingue per la sua capacità di rendere impossibile la disinstallazione, continuando a generare profitto per i suoi creatori grazie all'installazione di applicazioni non richieste. La complessità di xHelper ha rappresentato un significativo passo avanti nelle tecniche di hacking, creando allerta tra i ricercatori di sicurezza.
Pegasus e le sue implicazioni
Un hack pervasivo ma non per tutti
Infine, il software spyware Pegasus dell'NSO Group si è dimostrato uno strumento potente in possesso di apertamente complessi exploit, utilizzato da governi per spiare individui e attivisti. Sebbene non rivolto a utenti comuni, la sua esistenza pone interrogativi seri sulla privacy e la sicurezza individuale.
- SMS.AndroidOS.FakePlayer.a - primo malware su Android
- StageFright - exploit che ha cambiato le regole del gioco
- HummingBad - campagna malware redditizia
- CovidLock - ransomware sfruttatore di emergenze
- xHelper - malware resistente alla disinstallazione
- Pegasus - spyware per sorveglianza governativa
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