Bug di google messages fa credere che ogni immagine meriti una reazione

problema con google messages: reazioni emoji indesiderate

Un malfunzionamento riscontrato in Google Messages ha portato all'apertura automatica del pannello di reazione emoji quando si accede a chat in cui l'ultimo messaggio ricevuto era un'immagine. Questo problema sembra colpire principalmente gli utenti della versione beta dell'app, mentre la versione stabile non presenta lo stesso comportamento.

caratteristiche e problematiche attuali

Google Messages ha conosciuto un'evoluzione significativa come piattaforma per SMS, MMS e RCS, introducendo numerose funzionalità avanzate nel tempo. Grazie al supporto RCS, gli utenti possono esprimere feedback visivi attraverso le reazioni ai messaggi. Il comportamento attuale delle reazioni potrebbe essere frutto di un bug o di una nuova funzionalità in fase di test.

• Malfunzionamento che fa apparire automaticamente il pannello di reazione emoji.
• Colpisce maggiormente gli utenti della versione beta.
• Soluzione temporanea: inviare o ricevere un messaggio di testo dopo aver aperto una chat con immagine.

il malfunzionamento non compromette google messages, ma risulta fastidioso

Il problema descritto non compromette le funzioni principali dell'applicazione, ma crea disagi nell'esperienza utente. Il pannello delle reazioni appare ogni volta che si apre una chat in cui l'ultimo messaggio ricevuto era un'immagine, anche dopo aver forzato la chiusura dell'app o cancellato la cache.

• Apertura chat da schermata principale dopo ricezione immagine senza testo associato.
• Apertura chat da schermata principale dopo ricezione immagine con didascalia.
• Apertura tramite notifica senza didascalia.
• Apertura tramite notifica con didascalia.

L'unico modo per evitare che il pannello emerga è inviare o ricevere successivamente un messaggio di testo. Attualmente non vi sono soluzioni evidenti se non passare alla versione stabile dell’app. Si attende una risposta ufficiale da parte di Google riguardo a questo malfunzionamento e se esso possa trasformarsi in una funzionalità futura.